
In principio era Raul contro Toki, ovvero colui che cercava di moltiplicare le proprie fiches usando la propria abilità, la tendenza all'azzardo e la buona sorte contro colui che, ragionando un po' di più, cercava di arrivare il più avanti possibile sfruttando tutto ciò che aveva a disposizione.
L'evoluzione del "tokizzare" (ovviamente in netta contrapposizione al "raulizzare") è la cosidetta Tattica della Cozza che prende il nome dal suo capostipite Pete Cozza, ormai ex-Voodoo, e dal fatto che la cozza sta attaccata allo scoglio come il pokerista cerca di aggrapparsi al podio.
E' una tecnica che va imparata alla perfezione prima di poterne usufruire a pieno durante il gioco e va sperimentata precedentemente in una lunga serie di tornei di Texas Hold'em.
Senza svelare i trucchi segreti di questa tattica vi spiegherò un po' il suo funzionamento ed adattamento al gioco del poker: arrivati ad un certo punto del torneo ed in condizioni più o meno precarie (cioè con poche chips a disposizione) si comincia a fare qualche calcolo da ragioniere e si attende il momento più opportuno per poter vincere qualche risicata mano per restare ancora in gioco oppure per vedere come evolve il tavolo: la speranza di colui che "cozzeggia" è sempre quella dell'autoeliminazione dei diretti avversari ... ed il gioco è fatto, anzi ... il podio è fatto!
C'è da dire che questo modo di giocare e di interpretare il poker è criticato dai molti ma, in alcuni casi, può risultare il più redditizio soprattutto in termini di punti.
C'è chi gioca solo per divertirsi, chi solo per stare in compagnia e chi cerca di arricchire come può la propria classifica senza però tralasciare i primi due aspetti sopracitati che sono, comunque, di fondamentale importanza.
PS: Pete Cozza impartisce ripetizioni a pagamento su questa tattica! :)
vedi anche ... La Tattica del Piangina
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